martedì 27 dicembre 2011

Natale

 Eccomi di nuovo cari amici con-e-senzacoda, finalmente i miei 2 umani si sono decisi a sistemare la rete wireless così posso scrivere direttamente dalla mia postazione speciale vicina all'albero di Natale.
Sì, perchè oggi voglio parlare del Natale...

Lo scorso anno è stato il mio primo "Natale", non capivo molto di quello che stava succedendo in casa, e anche adesso a distanza di un anno non mi è ancora molto chiaro...
Kalle e Ville mi dicono che pare che gli umani in questo periodo festeggino il compleanno di un personaggio nato tantissimi anni fa e molto importante, per lo meno per qualcuno che crede che sia stato un umano davvero speciale...
Che un ordinario senzacoda possa essere "speciale" mi sembra alquanto improbabile, ma tant'è. E comunque anche chi non ci crede a quanto pare festeggia lo stesso...
So solo che un paio di settimane prima di Natale l'arredamento di casa cambia, spariscono alcuni soprammobili dalle mensole e appaiono delle nuove decorazioni, ad esempio " Il Presepe", con tante bellissime statuine colorate ma che per me e per i miei fratelli è off limits.
Ma la mia decorazione natalizia preferita è "L'Albero di Natale", con tutte le luci colorate, le palline, le campanelline, il filo argentato... quante tentazioni!
Ma si sa, a Natale siamo tutti più buoni, e allora anch'io faccio il bravo, ascolto i miei fratelli e mi limito a perdermi  nei giochi di luce.

Un'altra strana usanza natalizia dei senzacoda è "il pranzo di Natale", ovvero si trovano in tanti a casa di qualcuno della famiglia, si scambiano dei pacchettini colorati e poi mangiano tutti insieme. Tipo branco.

L'anno scorso io ero davvero il piccolino di casa, è stato divertente, c'erano facce nuove a tavola, tanti fogli di carta colorata e nastrini con cui giocare e... c'era ancora nonno Enrico che mi faceva tante coccole!

Quest'anno invece è stato un Natale in tono minore, la mia mamma senzacoda era malata, aveva "l'influenza" per cui era costretta a cuccia.
Kalle ed io abbiamo dato il nostro meglio con la GattoTerapia per accelerare la guarigione ma tutti gli inviti sono stati annullati, e inoltre...
...da quest'anno nonno Enrico non c'e' più.

Non ho avuto tanto tempo per conoscerlo bene, ma i miei fratelloni lo ricordano, soprattutto Ville... si ricorda che ultimamente quando non stava bene sbagliava sempre nome e la chiamava "Billy", oppure la cercava anche dove non c'era... ma Ville non si è mai arrabbiata per questo.
Ville capiva e faceva le fusa.
E mi chiede se possiamo ricordarlo così...


E adesso cari amici vi lascio e mi rimetto a sonnecchiare, domani temo sarà una giornata assai pesante.
...è tutto il giorno che in casa sento girare una parola che inizia per "V" e che non mi è mai piaciuta...




venerdì 23 dicembre 2011

Un'infanzia movimentata

Ricordo poco della mia primissima infanzia.
Poi è stato tutto talmente improvviso e veloce che...

Ricordo la mamma gatta e il mio fratellino... chissà adesso dove sono.
Se penso a come sto vivendo ora mi rendo conto che i miei primi giorni di vita non sono certo stati dei più confortevoli, niente cuccia calda, niente piumone... ma per me e il mio fratellino era bello così, c'era tanto spazio per giocare, tanti luoghi da esplorare e poi c'era la mamma, che non ci faceva mancare niente pur tra mille difficoltà.
A differenza del mio fratellino sono sempre stato il più discolo; "il mio piccolo esploratore" mi chiamava la mamma, e quante raccomandazioni non ascoltate e quante zampate se mi allontanavo troppo e arrivavo in ritardo per la pappa...
Quel giorno di fine Ottobre era un giorno come tutti gli altri, un po' grigio, un po' freddo, ero a zonzo come al solito, ad un certo punto inizia a piovere...
Il rifugio di mamma è lontano, ho freddo e mi riparo sotto uno di quegli aggeggi che gli umani chiamano "macchine". 
E da questa "macchina" sento arrivare un bel calduccio, da sopra... e cosi' mi arrampico fino a raggiungere quel bel tepore. Fuori continua a piovere...e al calduccio mi addormento, finche'...
...
...
VROOOMM... VROOOOMMM...

AIUUTOO!

Cosa succede?! Un rumore assordante, tutto trema, c'è uno strano odoraccio e... la... "macchina" si muove!!!
...se avessi dato ascolto alla mamma una buona volta...
...chissà se mi sente MAAMMMAAAA!
...
...
Sono terrorizzato, l'unica cosa che posso fare è starmene lì buono buono e aspettare che tutto finisca il piu' presto possibile.
Ad un certo punto il trambusto si ferma.
...mamma...?
...mamma...?

Piove ancora, è ormai quasi buio, e c'è qualcos'altro che non mi torna.
I rumori... gli odori... non sono quelli che conosco... dove sono finito?!
...MAMMAAAA SONO QUI!!
...Mammaaaa!!
...ma...mma... 
...ho fame...
Beh... magari la mamma mi sta cercando, meglio che non mi muovo così magari mi trova...

Il freddo e la stanchezza hanno avuto la meglio, e cosi' mi sono addormentato di nuovo...
Poi un nuovo giorno, le prime luci, i primi rumori, piove ancora e... ho fame!
Chissà se mamma mi sente adesso...
MAMMAAA!!!

Sento delle voci intorno... non e' la mamma, non e' il mio fratellino... non capisco cosa dicono...

"Piccolo... cucciolo... dai vieni fuori"
"Micettoooo... daiiii"

sono voci dolci, vorrei fidarmi ma...

"Dobbiamo tirarlo fuori da lì."
"Proviamo con i croccantini?"

La fame mi ha dato il coraggio di uscire allo scoperto.
Questo e' stato il mio primo incontro ravvicinato con un esemplare della specie umana... che subito mi ha portato in casa al caldo, mi ha asciugato, ripulito e sfamato.
...ed eccomi com'ero appena uscito dall'incubo, un batuffolo di pelo arruffato con le zampe ancora color asfalto...

Merlino dopo il salvataggio - Foto di Annafranca Geusa
A casa di Annafranca (la bipede umana che mi ha tolto dagli impicci) ho preso subito confidenza con l'ambiente, già popolato da altri felini.
Ho capito subito che non avrei piu' rivisto la mia mamma gatta e il mio fratellino... erano troppo lontani.
Pare infatti che la "macchina" abbia percorso una lunga distanza con me clandestino a bordo, partita da San Giuliano Milanese e arrivata a Milano in viale Corsica.
Nella sfortuna sono stato proprio fortunato.
La nostalgia di mamma gatta però si faceva sentire, soprattutto di notte, ma "mamma" Anna mi lasciava intrufolare sotto le coperte e fare la pasta tra i capelli... 
Con altri tre felini in casa ho capito anche che non sarei rimasto a lungo a casa di mamma Anna...
Passata una settimana tra coccole finalmente al calduccio e accurata esplorazione di tutto l'appartamento compreso il secchio della pattumiera sotto il lavello, ecco un'altra sorpresa. Una visita a casa! 
Quei due umani mi sono subito piaciuti, soprattutto "lei"...
Ripeteva spesso la parola "Merlino"... ci ho messo un bel po' a capire che quello era il mio nuovo nome...
E poi mi ha fatto subito un sacco di coccole e complimenti...

Ero pronto ad affrontare il viaggio che mi avrebbe portato verso una nuova vita, non sapevo ancora cosa mi avrebbe riservato il futuro ma avevo ormai deciso di dare fiducia a questi due umani che cercavano in tutti i modi di comunicare nella mia lingua (...con risultati decisamente imbarazzanti).

Salutata "Zia" Anna, un breve viaggio in "macchina" ma questa volta in un confortevole trasportino, tappa "dal Veterinario" (e sulla questione apriremo un discorso a parte) e poi l'arrivo nella nuova casa, nuovi colori, nuovi odori, due nuovi fratelloni da conoscere...

Lo sportello del trasportino si apre e... 
...Benvenuto a casa Merlino!

Merlino - Novembre 2010 - 30gg. - 500g.











mercoledì 21 dicembre 2011

Mi presento

Ehi Eccomi! Sì sono proprio io!
Il felino nella foto del titolo!
Mi chiamo Merlino, o meglio... questo e' il nome che mi ha dato la mia mamma umana, il ricordo di come mi chiamava la mia mamma gatta e' molto lontano e molto confuso.
Vivo stabilmente da più di un anno in una bella casetta accogliente, insieme ai miei due fratelloni acquisiti Kalle e Ville e due bipedi umani fortissimi, molto affettuosi e decisamente particolari.
Pensate un po', sono convinti di essere loro i padroni di casa... ahahah bella questa!

In questo anno ne sono capitate di tutti i colori, ne ho combinate tante ma ho imparato tanto soprattutto dalle storie (e dalle zampate) dei miei fratelloni e ho pensato di raccontarvi un po' come funzionano le cose nel mondo delle vibrisse.

Siete pronti a seguirmi...?