martedì 17 dicembre 2013

Le Chat Gourmand, le vacanze e le ricette svuotafrigo: "Broccoletti Gratinati"

Si si lo so, il blog latita...
L'ultimo post risale a 2 mesi fa.
Ma è tutta colpa della mamma, i turni di lavoro quest'anno sono più impegnativi e ha sempre poco tempo per preparare qualcosa di appetitoso e soprattutto per coinvolgermi in cucina.

Ma benedette siano le vacanze!

Eh sì perchè qualche settimana fa la mamma ci ha lasciati a casa in autogestione e si è concessa una breve vacanza eno-g... ehmm culturale a Firenze. E tra un museo e l'altro mi aggiornava a distanza sull'enogastronomia locale, ma a queste delizie dedicherò un post a parte.

Ma attenzione! Domenica prossima partiremo di nuovo tutti insieme alla scoperta dell'Austria; Natale a Salisburgo e Capodanno a Vienna.
E di conseguenza nella cucina di Le Chat Gourmand è partita ufficialmente la missione svuota-frigo, per evitare spiacevoli sorprese al nostro ritorno.

La prima ricetta protagonista è un semplicissimo ma altrettanto goloso (e... sì anche dietetico) Gratin di Broccoletti, che la mamma ha trovato su un numero di Cucina Moderna a casa di nonna Angela.

Broccoletti Gratinati

Tipo di portata: Contorno
Tempo di Preparazione: 10'
Tempo di Cottura: 20'
Calorie: 150 kCal 

INGREDIENTI (per 4 porzioni):

- 800g broccoletti già mondati
- 1 cipolla 
- 50g pangrattato
- 6 filetti di alici sott'olio
- 1 mazzetto di prezzemolo
- olio EVO
- sale

PREPARAZIONE:

Riducete i broccoli in cimette, sciacquatele e lessatele in abbondante acqua bollente salata per 10' circa.
Intanto sbucciate la cipolla e tagliatela a fettine sottili.
Scaldate 2 cucchiai di olio in una padella inaderente (ideali quelle con rivestimento in ceramica), stemperatevi 2 filetti di alici schiacciandole con i rebbi di una forchetta e poi aggiungete la cipolla.
Fatela appassire finchè sarà ben morbida, unite il prezzemolo tritato e le alici rimaste e proseguite la cottura per 1' circa, poi togliete dal fuoco.
Spolverizzate il sughetto con il pangrattato e lasciate che assorba l'olio. Quindi salate e aggiungete il peperoncino.
Sgocciolate le cime di broccoletti prelevandole dall'acqua con un mestolo forato, trasferitele delicatamente in una pirofila leggermente oliata, cospargetele con il condimento preparato e fatele gratinare in forno caldo a 200° per 10'.



Ed ecco qui il risultato finale...
...o meglio...
...quello che è rimasto a fine cena...

Appuntamento a domani con la prossima ricetta svuota-frigo!



martedì 24 settembre 2013

Le Chat Gourmand e la Slow Cooker: "Colcannon Chowder"

Eccomi di nuovo amici.
Vi sono mancato vero? Dite la verità.
Dopo il ritorno dalle vacanze in Franconia per la mamma è iniziato un periodo un po' teso per il lavoro.
Concorsi, colloqui, incertezza e travasi di bile...
Per cui ho pensato bene di lasciarla tranquilla e non pressarla con la pubblicazione del blog.

Ora la situazione lavorativa si è stabilizzata e...
c'è un'altra sorpresa!
La vedete in foto, una nuova amica felina è entrata a far parte della nostra famiglia pelosa!
Ebbene sì siamo di nuovo Tre Code in Affitto!

La new entry si chiama Brisée (il nome l'ho scelto io ovviamente), è una trovatella di 2 mesi e mezzo, che scoppia di salute e di voglia di giocare. Finalmente ho un'amica con cui correre e giocare, con buona pace delle caviglie della mamma che non subiranno più i miei attentati a tradimento.

Tornando a noi e alle nostre ricette, colgo l'occasione di dare il benvenuto all'Autunno con una deliziosa zuppa cremosa, un "Chowder" a base di patate e verze, cucinato per l'occasione nella magica Slow Cooker.
Il Colcannon è un piatto tradizionale irlandese a base di patate bollite e schiacciate, verza e che viene accompagnato solitamente da bacon o prosciutto; il chowder che vi presentiamo ne ripropone gli ingredienti e i sapori, con una diversa consistenza.


"Colcannon Chowder" - nella Slow Cooker

Tipo di portata: Piatto Unico
Tempo di Preparazione: 30'
Tempo di cottura: 4-5 ore su HIGH oppure 8-9 ore su LOW (MEDIUM se si possiede un SC Morphy Richards)

INGREDIENTI (per 6 porzioni):

Nota: le dosi che seguono sono adeguate per una Slow Cooker da 3,5lt.

- 750ml brodo di pollo
- 500g patate cerose (a pasta gialla), pelate e tagliate a cubetti di circa 1cm
- 225g foglie di verza private della costa dura e tagliate a striscioline
- 1 cipolla grossa, a fette
- 1 spicchio d'aglio schiacciato
- 175g bacon a striscioline (ma vanno benissimo anche i cubetti di pancetta affumicata, dolce o prosciutto cotto oppure un mix dei 3)
- 1 foglia di alloro
- 3/4 di cucchiaino (da the) di timo essicato
- 1/4 di cucchiaino di senape in polvere (facoltativo)
- 375ml latte (Nota: io ne ho usato solo 120ml)
- 120ml panna acida
- Maizena oppure Fecola di Patate per addensare
- Sale, pepe ed eventualmente, se piace, noce moscata

PREPARAZIONE:

Mescolare tutti gli ingredienti ad eccezione di latte, fecola (maizena), sale e pepe nella Slow Cooker.
Coprire e cuocere su HIGH per 4-5 ore, aggiungendo il latte a 30' da fine cottura.
La mamma quando ha preparato questo chowder doveva assentarsi per diverse ore, per cui ha messo il termostato su LOW (MEDIUM nel caso di una SC Morphy Richards) e aggiunto il latte nell'ultima ora di cottura.
La ricetta originaria consiglia 375ml di latte, ma dato che al momento di aggiungerlo il liquido presente nella SC era ancora parecchio, la mamma ne ha usato meno; circa 120ml.
A cottura ultimata eliminare la foglia di alloro, aggiungere la panna acida e 2 cucchiai di fecola o maizena, mescolando il tutto per 2 o 3 minuti.
In ogni caso e' possibile regolare a piacere la "densità" della zuppa aggiungendo poco a poco altra fecola/maizena.
Aggiustare di sale e pepe ed aggiungere se piace una grattata di noce moscata.

Ed ecco un delizioso "comfort food" con un tocco di Irlanda, per le prime sere fredde d'autunno.







domenica 25 agosto 2013

Summer Breeze 2013: Day 5 - Kirchweih in Kaierberg

"Die Kerwa is kumma, die Kerwa is do! 
Die Alten die brumma, die Junga san fro"
(Franken Kirchweih Lieder)


Cari amici eccomi di nuovo da voi.
La full immersion di tre giorni al Summer Breeze Open Air non ha lasciato tempo e spazio a me e ai miei due umani per aggiornare il blog, ma ora siamo tutti a casa da quasi una settimana e ci siamo ormai ripresi.

Oggi come promesso vi parlerò di un appuntamento tradizionale che da quando il nostro amico e "oste" Heinz ci ha coinvolti, ormai 4 anni fa, non possiamo mai mancare.
Sto parlando di Kirchweih in Kaierberg (15  - 18 Agosto).

Che cos'è "Kirchweih"?

Noi ci siamo andati il 15 di Agosto.
E' la classica sagra di paese legata al Patrono, e a usanze che affondano le radici nella storia; ed è una tradizione molto diffusa nelle zone rurali della Media Franconia.
La tradizione vuole che il Lunedì fosse "sacrificato" il maiale sotto gli occhi degli abitanti del villaggio, e ancora oggi una delle caratteristiche della festa è la macellazione del maiale e il menù speciale servito dalla locale Gasthaus "Weißes Ross" durante questi giorni di festa e che comprende, oltre a diversi tagli di carne (spalla, ginocchio), il piatto forte ovvero lo...

Schlachtplatte

Schlachtplatte (ohne Blutwurst...)
E' un abbondante piatto di carne costituito da Pancetta bollita (Fleisch), Sanguinaccio fresco (Blutwurst) bollito, Salsiccia di fegato fresca (Leberwurst) bollita e Salsiccia grigliata (Bratwurst) accompagnato da crauti.

Tradizionalmente questo piatto era preparato nei giorni che precedevano le battaglie. Prima dell'invenzione della refrigerazione, il sangue e il fegato dovevano essere trattati e consumati immediatamente come interiora sensibili, mentre altri tagli di carne venivano conservati mediante salatura, essicatura e affumicatura.
E come allora così anche oggi per rispettare la tradizione lo Schlachtplatte si può trovare solo per pochi giorni.
Qui ne vedete rappresentata una versione "ridotta", senza Blutwurst, perchè ragazzi... a tutto c'è un limite, il sanguinaccio proprio non ce la posso fare.

Last but not least, si conclude in bellezza il pranzo con il dolce tipico di questa festa ovvero la

Knieküchle (Frittella "del Ginocchio")

Una grossa frittella fatta di pura pasta lievitata, fritta nello strutto e cosparsa di zucchero a velo.
In realtà in Franconia pare che le frittelle siano distinte in "cattoliche" e "protestanti" a  seconda che siano o meno cosparse di zucchero a velo.
L'impasto è sagomato in modo che le frittelle siano molto sottili al centro e abbiano uno spesso cornicione.
La Frittella "del Ginocchio" porta questo nome perchè presumibilmente i fornai Franchi sagomavano l'impasto sul ginocchio, in modo che fosse sottilissimo al centro; talmente sottile tanto da potervi leggere attraverso una lettera d'amore...

La ricetta è molto semplice, e ve la propongo:

"Knieküchle"

INGREDIENTI:

- 100g Farina 00
- 75g Zucchero
- 150g Burro
- 250ml Latte tiepido
- 4 uova
- 6g di lievito di birra fresco
- strutto per friggere
- zucchero a velo per spolverare

PREPARAZIONE:

Mescolare tutti gli ingredienti e preparare un impasto; coprire e lasciare lievitare bene finchè l'impasto non raddopia di volume (circa 1 ora e 1/2).
Dividere le porzioni di pasta formando delle palline; coprire con un canovaccio umido e lasciare lievitare di nuovo (20' per la seconda lievitazione).
Ricavare dei dischi di pasta lavorando dal centro verso l'esterno, e dare la forma utilizzando il dorso della mano formando il cornicione esterno.
Nel frattempo riscaldare lo strutto in una pentola dai bordi alti, e cuocere poi le frittelle una alla volta dorandole da entrambi i lati.
Mettere su carta assorbente ad asciugare e cospargere poi con zucchero a velo.

...YUMMY!! 

Potete trovare questa ricetta e altre deliziose specialità della Franconia QUI, nel sito dell'Ente Turismo della Franconia (in lingua Tedesca).





giovedì 15 agosto 2013

Summer Breeze 2013: day 4 - Laufen, essen und trinken

14/08/2013 
Guten tag, wie geht es dir?
Poco poco piano piano le Chat Gourmand prende confidenza con l'idioma di Ghoethe.
La giornata di ieri è stata dedicata decisamente all' enogastronomia, se non si considera la consueta "Morgen laufen" che i miei 2 umani si ostinano a praticare anche in vacanza.
Però dopotutto li capisco, se il paesaggio è questo... 

2 gli obiettivi della giornata:
- escursione  a Rothenburg ob der Tauber per la giornata di apertura del Weindorf (manifestazione enogastronomica)
- ma soprattutto cena nella Gasthaus "Weisses Ross" di Kaierberg con il nostro caro amico Jürgen, direttore dell'ente turistico della Romantische Strasse
Rothenburg ob der Tauber (nella regione vinicola della valle del Tauber) è una cittadina incantevole, che non ti stanca mai. Le sue mura antiche raccontano 1000 anni di storia tutta da scoprire. E il modo migliore per farlo è girovagare tra gli antichi vicoli accompagnati dall'antica figura medievale della ronda notturna (tour guidato tutte le sere ore 20.00 da Marktplatz/Rathausportal, in inglese o tedesco).
Ma veniamo a noi. Smaltita la iniziale delusione per aver scoperto che gli stand del Weindorf avrebbero aperto solo alle 16.00, le Chat Gourmand e la brigata umana non si perdono d'animo e ne approfittano per pranzare in una carattristica gasthof e gustare una delle specialità locali. È il turno dello Jägerhackgebraten, che altro non è se non un polpettone servito con una salsa di funghi e le immancabili patatine fritte...
 
Decidiamo quindi di ritornare dopo cena per il Weindorf, senza farci mancare una tappa nel paradiso del Natale, ovvero Käthe Wohlfahrt, il più grande negozio dedicato al Natale che abbia mai visto.
Ospita addirittura il museo del Natale e presenta un'infinità di articoli natalizi tradizionali. Un sogno per grandi e piccini...
Ritorniamo a Thürnhofen giusto in tempo presentarci puntuali ore 18.00 all'appuntamento con Jürgen a Kaierberg, per cenare con un'anteprima di quello che sarà il piatto forte del giorno dopo, ovvero lo Schlachtplatte di cui vi parlerò domani.
Oggi nella speisekarte "solo" Bratwurst e diversi tagli di carne di maiale. Le Chat Gourmand ha scelto "Bratwurst mit Kraut": un classico, ma i crauti qui sono hors catégorie, morbidi, saporiti e dolci.
Per finire il tour de force, salutato Jürgen via di nuovo direzione Rothenburg per immergerci nell'atmosfera festosa del Weindorf, 5 giorni in cui la piazza del Grüner Markt nella città vecchia si anima di stand in cui chef e gastronomi presentano le specialità locali accompagnate da più di 70 vini presentati dalle cantine della Valle del Tauber, che stanno arrivando ad ottenere importanti premi internazionali.
Si spazia dai bianchi aromatici quali Sylvaner e Müller -Thurgau, ai rossi più corposi come il Domina Trocken che abbiamo deciso di assaggiare ed accompagnare con un classico Bretzel.
Bene, per oggi è tutto, appuntamento a domani per lo speciale su Kirchweih in Kaierberg e il resoconto della prima giornata al festival!
Ready to rock! Tschuß!

martedì 13 agosto 2013

Summer Breeze 2013: day 2 - Aperitif? Kein Problem!

12/08/2013 
Guten tag...
Come state? Noi siamo sopravvissuti al secondo giorno di ozio totale... e al nubifragio di ieri sera.
Stamattina c'è un timido sole ma la temperatura si è abbassata di parecchio, dopo l'abbondante colazione nessuno ha voglia di uscire e ce ne stiamo pacifici allo sbraco totale facendo finta di pianificare le visite dei prossimi giorni.

Oggi vi voglio parlare di... aperitivo!
E capirai che novità direte voi.

Bene, sfido chiunque a trovare, nella "Romantisches Franken", che non è certo la cosmopolita Berlin, un posto dove gustare un buon cocktail, dico uno qualsiasi dei grandi classici della IBA...  
Mission Impossible.
Qui la bevanda nazionale si sa, è la birra. Che costa decisamente meno dell'acqua minerale, per dire... una media (0.5lt.) al tavolo in un qualsiasi biergarten va sui 2€... roba da emigrare immediatamente. Non c'è da stupirsi quindi se poi chi fa fatica qui suda luppolo!
Ma vi pare che Le Chat Gourmand si scoraggi per così poco?
Ieri, lunedì, per la Pension era "Ruhetag", giorno di riposo, per cui abbiamo deciso di cenare nella vicina Dinkelsbühl, location del festival.
L'idea era trovare un posticino dove bere un aperitivo che non fosse una pils o una weiss e poi fermarci per cena, e il mio intuito felino ci ha condotti al Biergarten dell'Hotel Meiser's****. Posticino davvero incantevole, tavoli e pavimento in legno, luci e musica soffuse e lista cocktail dignitosa.
...et voilà, un ottimo Cosmopolitan!

La cena a seguire è stata all'altezza delle aspettative, ottimi Medaglioni di filetto di maiale con "frische pfifferlinge" e "rösti di patate".
E tornando all'argomento aperitivi, Le Chat Gourmand ha portato a termine anche una seconda mission: fare scorta di "Ficken Likör" presso il "Getrankenmarkt" locale.
Ragazzi questa è vera cultura del bere, il paradiso dei santi bevitori... ogni supermercato, PreisFux o Rewe che sia, ha un immenso reparto separato dedicato solo alle bevande, più o meno alcooliche. Si va dalla CocaCola all'Ouzo passando per cataste di casse di birra rigorosamente con vuoto a rendere e dal costo ridicolo.
Faccio un esempio? La Dentleiner Pils, prodotta dal locale birrificio, artigianale non filtrata, costa ben 0,65€ la bottiglia da 0,5lt. ma volendo risparmiare è possibile acquistare la cassa da 20 bottiglie per 12€... pazzesco.
Per il momento ci siamo limitati ad una scorta di Ficken, una schnaps di cui però vi parlerò più in dettaglio quando saremo al Festival.
Stay Tuned!


domenica 11 agosto 2013

Summer Breeze 2013: day 1 - il viaggio

11/08/2013 
Buongiorno cari amici, come promesso eccoci arrivati al primo appuntamento con il racconto della nostra vacanza in Germania.
Scusate il ritardo ma ho avuto qualche problema con la versione mobile della applicazione per il blog... o meglio finalmente la mamma ha capito cosa deve fare per far apparire nel blog le foto depositate su dropbox.
E iniziamo dunque dalla parte più noiosa. Il viaggio.


Il viaggio in auto mi preoccupa sempre un po', ma questa volta è stato diverso. In previsione del viaggio lungo infatti la mamma ha sistemato me e Ville in un megatrasportone spaziosissimo. Ville veterana dei viaggi mi ha tranquillizzato e... ragazzi un vero viaggio in 1a classe!

Dopo circa 6 ore di piacevole dormita ieri pomeriggio siamo finalmente arrivati a destinazione alla Pension zum Grünen Wald - Thürnhofen, statd Feuchtwangen, Kreis Ansbach.
Qui Heinz, la signora Hedwig e tutta la famiglia ci trattano ormai da vecchi amici, e hanno riservato l'unica camera con terrazzo apposta per noi! Ville si ricordava esattamente la camera e mi ha spiegato tutto. Inutile dire che ci ho messo un nanosecondo ad ambientarmi e a prendere possesso dei nuovi spazi.
Pomeriggio dedicato al riposo anche per i miei 2 umani, che hanno ripreso conoscenza giusto all'ora di cena. Ecco, spendiamo 2 parole sugli orari dei pasti in questa oasi di pace.
Si pranza e si cena presto. Molto presto.
Pranzo alle 12.00 e cena alle 18.00.
Per dire, la cucina di della Pension è aperta dalle 17.30 alle 20.00. Roba che da noi o stai facendo merenda o al più stai sorseggiando uno Sbagliato...
Comunque, basta saperlo, e inoltre la cucina della signora Hedwig è talmente appetitosa che si apprezza a qualsiasi ora. 
La Speisekarte propone piatti tipici della tradizione Bavarese, oltre a ghittonerie quali "Karpenfillet" (filetto di carpa) e la spettacolare "Forelle" (trota) cucinata secondo la ricetta speciale di Heinz, segnalata anche dalla TV locale.
Il pesce è feschissimo, Heinz possiede un allevamento di trote e carpe, e di fronte alla Pension c'è un laghetto dove gli appassionati di pesca si possono divertire acquistando la licenza giornaliera.
Noi solitamente ci lasciamo consigliare, o meglio scegliamo quasi sempre il "Tagesessen", il piatto del giorno.
Che ieri sera era il tipico "Rostbraten mit Spätzle", ovvero arrosto di manzo con spätzle. E come da tradizione il tutto accompagnato dall'immancabile insalatina mista (apriremo un discorso a parte sulle insalate) e dall'ottima Pils del locale birrificio Dentleiner.
Uno spettacolo. Che dire... giudicate voi!



...e per finire in bellezza non può mancare il delizioso "Hausgemachter Apfelstrudel", autentico capolavoro di dolcezza.



sabato 10 agosto 2013

Le Chat Gourmand va in vacanza: "Conserva di Zucchine e Cipolle di Tropea"

Cari amici finalmente è arrivato anche per Le Chat Gourmand, per la micia Ville e per i 2 umani di casa il momento di fare le valigie e partire per una breve vacanza.

Dove andremo?
In Germania, in particolare in Franconia nel land della Baviera per il Metal Fest "Summer Breeze Open Air".
La mia sorellona Ville e il mitico Kalle (R.I.P.) ci sono già stati diverse volte e me ne hanno parlato molto bene, ottima birra, ottima cucina e soprattutto la simpatia di Heinz della Pension Zum Grünen Wald a completare il quadro.

Qui è quasi tutto pronto per la partenza, non vedo l'ora di raccontarvi in presa diretta la gastronomia locale e le scorribande al festival (il regolamento dice che i cani non sono ammessi... ma non dice nulla riguardo ai felini...), nel frattempo vi lascio una ricettina facile facile ma che dà dipendenza.
Ne ho le prove.


"Conserva di Zucchine e Cipolle di Tropea"

INGREDIENTI:

- 1kg di zucchine
- 3 cipolle di Tropea
- 1 bicchiere di vino bianco
- 1 bicchiere di aceto di vino bianco
- 2 bicchieri di olio EVO
(Nota: per me "IL BICCHIERE" e' quello classico della Nutella da 200g... qui lo intendo pieno quasi raso)
- 1 cucchiaio di sale grosso
- 15 foglie di basilico fresco
- 10 foglie di salvia fresca (io non l'avevo, quindi non l'ho messa)
- un pizzico di origano a piacere

PREPARAZIONE:

Tempo d'estate, tempo di conserve.
Innanzitutto spendiamo 2 parole sulla procedura di sterilizzazione dei vasi in vetro. 
Dimenticate lo sbattimento di pentole, pentolone, canovacci, bollitura e relativo rischio di vetri che cozzano e conserva da buttare (scene di vita vissuta...).
Taa-Daaaa... parliamo della sterilizzazione in forno!
Prima di iniziare la preparazione, mettete nel forno freddo i vasi ben lavati e senza coperchio.
Accendete il forno sui 120°-130° (non di più altrimenti si rischia di rompere il vetro versando la conserva bollente), e calcolate mezz'ora di sterilizzazione dal momento in cui entra in temperatura.
Nel frattempo si preparano le verdure.

Mondare e tagliare le zucchine e le cipolle a fettine.
Tagliuzzare basilico (e salvia).
Mettere tutti gli ingredienti a freddo in una pentola capiente, coprire e portare a ebollizione, mescolando di tanto in tanto per amalgamare bene gli ingredienti.
Da quando bolle calcolare qualche minuto (a occhio, massimo 5'), poi abbassare la fiamma e siamo pronti ad invasare.

Prelevare dal forno (che, ricordiamoci, e' ancora a 130°, quindi massima attenzione...) 1 vaso alla volta, lasciarlo riposare un paio di minuti per evitare lo shock termico e riempirlo con la conserva bollente, pulire bene il bordo del vaso e chiudere ermeticamente con una capsula nuova.
Capovolgere il vaso e metterlo a riposare sotto un panno, e cosi' via per tutti gli altri vasi.
Lasciare i vasi capovolti per 24 ore, dopodiche' una volta raffreddati, e dopo aver verificato che la capsula abbia fatto il vuoto, la conserva e' pronta.
Sigillata si conserva egregiamente per un anno!

Per il momento passo e chiudo, arisentirci a presto per le news dalla terra teutonica!


sabato 3 agosto 2013

A Tavola con il Nobile: ...and the winner is...

"Grazie, grazie stragrazie!"
direbbe Marylin Monroe...

Ebbene sì abbiamo vinto!
Grazie a tutti Voi amici che avete votato le mie ricette, il food blog "Le Chat Gourmand" si aggiudica il PRIMO PREMIO GIURIA POPOLARE della prima edizione del contest "A Tavola con il Nobile" con un totale di 69 voti raccolti sulla pagina Facebook ufficiale del concorso.

Il PRIMO PREMIO GIURIA TECNICA va invece al food blog "Profumi in Cucina".
La giuria tecnica era composta da Leonardo Romanelli (giornalista e critico gastronomico), Andrea Gori (sommelier, blogger, giornalista) e dal Consorzio del Vino Nobile
La giuria tecnica ha votato giudicando i piatti proposti sulla base di 5 parametri (creatività; attenzione e ricerca degli ingredienti; combinazione degli ingredienti nella ricetta; presentazione del piatto; abbinamento al vino).

Il premio consiste in una selezione di vini e un week end per 2 persone a Montepulciano per partecipare all'evento enogastronomico "A Tavola con il Nobile".
Si tratta di una tenzone gastronomica, protagoniste le 8 contrade del Bravìo delle Botti, storica manifestazione di Montepulciano
I vincitori del food blogger contest, e quindi anche la mia mamma a 2 zampe, dovrebbe far parte della giuria, ma l'evento si svolge nel periodo in cui saremo in Germania per cui... rimanderemo a Settembre la vacanza in Toscana, in occasione di un altro evento importantissimo per i miei amici umani... i 10 anni di matrimonio!

Ora per qualche giorno le Chat Gourmand da bravo felino si riposerà un po' prima di partire per le vacanze in Franconia ed aggiornarvi sulla gastronomia locale.

A presto!

mercoledì 31 luglio 2013

Le Chat Gourmand e la Rice Cooker: "Merluzzo al Vapore con Capperi e Pomodorini"

"Yaawwn...
Mamma non sono io che dormo troppo, sei tu che ti agiti tutto il giorno...
...e poi ti ammali..."

Le ultime parole famose.
La mamma ne ha combinata un'altra delle sue, si è stancata e qualche giorno fa ha passato un brutto quarto d'ora.
Anzi, una brutta mezza giornata...

Niente di grave, tutto sotto controllo ora, ma quando l'organismo manda segnali di cedimento strutturale ecco che scatta la voglia di dieta, alimentazione sana e ricette detox.

Niente di meglio di una deliziosa e velocissima ricetta di pesce che utilizza la nostra adorata Rice Cooker ma... udite udite... come vaporiera!

"Merluzzo al Vapore con Capperi e Pomodorini - nella Rice Cooker"

Tipo di Portata: Secondo Piatto
Tempo di preparazione: 10'
Tempo di cottura: 10'

INGREDIENTI (per 2 persone):

- 400g filetti di merluzzo (vanno benissimo anche i cuori di filetto surgelati)
- una decina di pomodori ciliegini
- 2 cucchiai di capperi sott'aceto
- timo
- la scorza di un limone non trattato
- 5g pepe in grani
- sale, pepe bianco q.b.
- 3 cups acqua

PREPARAZIONE:

Lavare i pomodorini e tamponare i filetti di merluzzo con carta da cucina.
Inserire la spina della Rice Cooker e iniziare a scaldarla (funzione WARM)
Preparare la Rice Cooker per l'utilizzo come vaporiera mettendo nel recipiente estraibile ("pot") 3 cups di acqua, la scorza del limone non trattato, il timo e i grani di pepe.
Posizionare l'interruttore sulla funzione COOK e coprire per portare a bollore.
Nel frattempo mettere nel cestello forato in dotazione con la Rice Cooker i filetti di merluzzo, i pomodorini interi, e i capperi.
Insaporire a piacere con sale e pepe bianco.
Appena l'acqua bolle, posizionare il cestello e coprire di nuovo.
Lasciar cuocere per 5'-6' o finchè la carne non risulti tenera, quindi spegnere la Rice Cooker ed impiattare guarnendo con un filo di olio EVO.

Ed ecco in pochi minuti un piatto sano e leggero ma appetitoso che ben rappresenta i sapori  e i colori della cucina mediterranea!




giovedì 11 luglio 2013

A Tavola con il Nobile: "Cantucci di mais con noci, pistacchi e mirtilli rossi"

Cari amici felini... e non...
siamo giunti al terzo ed ultimo appuntamento con il contest "A Tavola con il Nobile".

"Dulcis in fundo".

Eh sì perchè oggi parliamo di uno dei vini da dessert per eccellenza: il Vin Santo di Montepulciano.
E per la precisione abbiamo a che fare con il Vin Santo di Montepulciano D.O.C. "Poggio alla Sala" di Famiglia Gattavecchi, annata 1997.

"Cantucci e Vin Santo" è il più classico degli abbinamenti, che si riferisce ai Biscotti di Prato con mandorle e uova, dalla caratteristica forma "obliqua".

Per il concorso però la mamma ha pensato ad una ricetta diversa, dei biscotti secchi che del "Cantuccio" richiamano la forma e la procedura di preparazione, ovvero: cottura del filone di impasto in forno, taglio dei biscotti in obliquo e successivo ulteriore passaggio in forno per "biscottare".

L'idea è partita da una ricetta di Martha Stewart, riveduta e corretta nelle dosi e soprattutto negli ingredienti, eliminando l'originale zest di limone e sostituendola con una buona quantità di gherigli di noce.

Ed ecco quindi la ricetta!

"Cantucci di mais con noci, pistacchi e mirtilli rossi"

Tipo di Portata: Dessert
Tempo di preparazione: 30'
Tempo di cottura: 30'-35' + 15' per riposo e taglio + 15' per biscottare

Vino in Abbinamento: Vin Santo di Montepulciano D.O.C. "Poggio alla Sala" (1997)

INGREDIENTI (dosi per circa 2 dozzine di biscotti):

NOTA: La ricetta originale riporta le dosi in misure anglosassoni, che mantengo per comodità affiancandole alle dosi in sistema metrico per gli ingredienti "modificati".
Tempi e temperatura di cottura si riferiscono all'utilizzo di un forno statico a gas.

- 1 cup 1/4 (circa 180g) Farina 00
- 1 cup 1/4 (circa 220g) Farina gialla di mais "Fioretto"
- 6 tablespoon (circa 90g) Burro pomata
- 1/2 cucchiaino di lievito per dolci
- 1/2 cucchiaino di Fleur de Sel
- 1 cup Zucchero (circa 220g, ma la quantità di zucchero può anche essere leggermente ridotta)
- 2 uova
- 60g pistacchi
- 60g gherigli di noce
- 60g mirtilli rossi essicati

PREPARAZIONE:

Iniziare a preriscaldare il forno a 180°, disponendo il supporto per la teglia sul livello centrale.
Mescolare in una zuppiera le 2 farine, il lievito e il sale.
Mettere il burro pomata in una bastardella e montare con le fruste a immersione a velocità media. 
Aggiungere a poco a poco lo zucchero e continuare a montare fino ad ottenere un composto chiaro e soffice.
Aggiungere le uova una alla volta e montare amalgamando bene il tutto.
Ridurre la velocità del mixer e aggiungere la miscela di farina, continuando a miscelare, eventualmente passando dalle fruste a filo a quelle a gancio.
Aggiungere infine i mirtilli rossi e la frutta secca tritata molto grossolanamente e mescolare ottenendo un impasto compatto.


Trasferire l'impasto in una teglia rivestita di carta forno. Per queste dosi la teglia ideale è quella bassa rettangolare per pizza, dimensioni 30x40.
Formare con l'impasto un filone lungo 40cm e largo circa 8cm.
Cuocere in forno a 180° per circa 30'-35', fino ad ottenere un filone dorato e leggermente incrinato in superficie, dopodichè togliere dal forno e lasciare raffreddare qualche minuto.
Con un coltello seghettato tagliare il filone in diagonale formando delle fette spesse circa 1.5cm e adagiandole man mano e molto delicatamente (l'impasto all'interno sarà ancora un po' morbido) nella stessa teglia utilizzata per la cottura del filone.
Rimettere in forno i biscotti a 180° per circa 15', girando la teglia a metà cottura.

Una volta raffreddati i "cantucci" avranno una consistenza fragrante e croccante esaltata dalla presenza della frutta secca ed equilibrata dalla componente morbida dei mirtilli rossi, e si sposeranno alla perfezione con il Vin Santo di Montepulciano!



Bene amici, con questa terza e ultima ricetta si conclude il menù che Le Chat Gourmand ha preparato per il concorso "A Tavola con il Nobile".
Che dire... è un gioco e comunque andrà io e la mamma ci siamo divertiti a ragionare, provare, cucinare e abbinare e sarà stata un'occasione per rendere omaggio alla Toscana e ai prodotti del suo territorio.

Ora è il Vostro momento. Andate sulla pagina Facebook "A Tavola con il Nobile", cercate le ricette di Le Chat Gourmand e... VOTATE VOTATE VOTATE!














martedì 9 luglio 2013

A Tavola con il Nobile: "Peposo dell'Impruneta - nella Slow Cooker"

Miao a tutti, e bentornati in cucina.

E' il momento del secondo appuntamento con il concorso "A Tavola con il Nobile", per il quale mi sto dando...

"Merlino!?..."

...ehm... la mamma si sta dando un gran da fare tra pentole e fornelli.

Ma oggi amici miei si parla anche di storia. E che storia!

Il grande protagonista dell'abbinamento di oggi è il Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. "Tre Rose" di Tenimenti Angelini, per il quale la mamma ha scelto un vero e proprio piatto storico della tradizione Toscana.
Per questa idea a onor del vero dobbiamo ringraziare Simone, allievo della mamma nel corso di nuoto serale e "Toscanaccio DOC", che ci ha suggerito di provare il "Peposo dell'Impruneta".

E' un piatto forse poco conosciuto, ma geniale nella sua semplicità; un piatto che parla di storia, e che ci riporta con un salto indietro nel tempo all'epoca del Brunelleschi.
Come dice il nome, il piatto è tipico di Impruneta, paese dalle parti di Firenze noto per la "Terra d'Impruneta", una particolare argilla ricca di galestro, detta anche "Terracotta antigelo"; un particolare tipo di argilla che conferisce alla terracotta particolari caratteristiche di resistenza, e soprattutto la rende inalterabile al freddo.
Per questo motivo Filippo Brunelleschi nel 1419 scelse proprio la terracotta di Impruneta per costruire la cupola della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, per le caratteristiche di solidità e leggerezza che solo questa terracotta sa dare.
E sono state proprio le maestranze addette alla cottura dei mattoni nelle fornaci (i Fornacini) ad inventare questo piatto partendo da ingredienti semplici.
In un angolo della fornace mettevano un tegame di coccio con tagli "poco pregiati", per modo di dire, di manzo (muscolo sì, ma... attenzione sempre di muscolo di Chianina si trattava), aglio, erbe aromatiche, pepe in abbondanza e vino rosso. Il tutto veniva lasciato cuocere per 5 ore molto lentamente.
Last but not least... Il Peposo è anche un piatto dietetico! Completamente privo di grassi (...escluso quelli della carne, ovvio...)

E la cottura lenta che caratterizza questa pietanza è una ghiotta occasione per sperimentare ancora una cottura alternativa ed utilizzare un'altra delle "caccavelle" preferite della mamma: la Slow Cooker.
Per tutto ciò che riguarda il funzionamento di questo elettrodomestico, che altro non è se non una pentola per cotture lente che riproduce la cottura delle cucine economiche di una volta, vi rimando a questo post di un po' di tempo fa.

Per la cottura della carne ho scelto in questo caso di ripettare la tradizione e di utilizzare quindi un buon Chianti.

"Peposo dell'Impruneta - nella Slow Cooker"




Tipo di portata: Secondo piatto
Tempo di preparazione: 15'
Tempo di cottura: 8 ore su LOW (MEDIUM se si possiede una Morphy-Richards)

Vino in Abbinamento: Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. Tre Rose Tenimenti Angelini (2009)

INGREDIENTI (per 4 persone):

Le dosi indicate sono adeguate per una Slow Cooker da 3.5lt.

- 1 kg di muscolo di Chianina 
- 5 spicchi di aglio in camicia
- salvia, alloro, rosmarino
- 1 cucchiaio di pepe nero macinato
- 400ml circa di vino rosso (Chianti)
- sale

PREPARAZIONE:

Tagliare il muscolo in dadi non troppo piccoli e disporlo nel recipiente della Slow Cooker avendo cura di salare la carne e cospargerla con il pepe macinato.
Aggiungere gli spicchi di aglio in camicia, le erbe aromatiche e il vino rosso.
Coprire e cuocere su LOW (MEDIUM ne caso delle Slow Cooker Morphy Richards) per 8-9 ore.

NOTA: Per quanto riguarda la quantità di vino (o di liquidi in generale) per la cottura nella Slow Cooker, dobbiamo tener conto del fatto che nella Slow Cooker l'evaporazione è estremamente ridotta, per cui  nel riadattare una ricetta dalla cottura tradizionale dobbiamo diminuire di 1/4 o addirittura a volte 1/2 le quantità di liquido consigliate nella ricetta tradizionale.
Con un po' di esperienza poi si va "a occhio"; per esempio per gli spezzatini una quantità di liquido che copre i 3/4 della carne è adeguata.

...et voilà. La storia è servita!




Il Peposo può essere servito accompagnato da fette di pane toscano abbrustolito oppure come nel nostro caso da fagioli cannellini cotti (possibilmente nel coccio a fuoco bassissimo) con acqua, aglio, abbondante salvia, salati a fine cottura e conditi con pepe nero e un filo di olio EVO.

Bene amici per oggi è tutto e... alla prossima con il terzo e ultimo abbinamento!
Vi ricordo di tenere d'occhio la pagina Facebook ufficiale del concorso, QUI, per votare la mia ricetta!







sabato 6 luglio 2013

A Tavola con il Nobile: "Risotto con le verze al sugo d'anatra - nella Rice Cooker"

Bentornati cari amici,
il post di oggi è dedicato alla prima delle ricette che ho realizzato (o meglio, che la mia mamma a 2 zampe ha realizzato) per partecipare al contest "A Tavola con il Nobile".

Per la prima prova di abbinamento la mamma ha scelto il Rosso di Montepulciano D.O.C. Tenuta Valdipiatta e un primo piatto dai sapori decisi ma equilibrati, ovvero un risotto con verza e anatra.

E non si è fatta mancare l'occasione di sfoderare una delle sue "caccavelle" preferite per una cottura alternativa: la Rice Cooker, magico aggeggio di cui abbiamo già parlato ampiamente in alcuni post precedenti, in particolare QUI.


"Risotto con le verze al sugo d'anatra - nella Rice Cooker"




Tipo di portata: Primo piatto
Tempo di preparazione: 20'
Tempo di cottura: 40' + qualche minuto di riposo

Vino in Abbinamento: Rosso di Montepulciano D.O.C. Tenuta Valdipiatta (2010)

INGREDIENTI (per 2 persone):

- 20g scalogno
- 20g sedano
- 50g carota
- 25g pancetta 
- 125g petto d'anatra senza pelle
- 50ml vino Rosso di Montepulciano
- 75g verza + 2 foglie larghe per servire
- 2 cups e 1/2 (circa 650ml) brodo di pollo
- 1 cup (circa 250ml) Riso Carnaroli 
- 20g Parmigiano Reggiano grattugiato

PREPARAZIONE con la Rice Cooker:

Le istruzioni che seguono sono riferite ai modelli di Rice Cooker dei tipo "set-and-serve", come questa, che usa la mia mamma a 2 zampe.

Mondare scalogno sedano e carota e tritarli fini. 
Ridurre la pancetta a piccoli pezzettini.
Tagliare a piccoli tocchetti il petto d'anatra. 
Mondare e tagliare la verza a listarelle, eliminando la costa centrale.

Inserire la spina della Rice Cooker e iniziare a scaldarla (funzione WARM).
Mettere nel recipiente estraibile ("pot") una noce di burro e un cucchiaino di olio EVO.
Posizionare l'interruttore sulla funzione COOK, coprire per un paio di minuti.
Aggiungere scalogno, carota, sedano e pancetta e soffriggere per 2', a recipiente coperto.
Aggiungere il petto d'anatra a tocchetti e cuocere per altri 5' a recipiente coperto, mescolando di tanto in tanto.
Sfumare con il vino.
Aggiungere la verza a listarelle e 1/2 cup (circa 125ml) di brodo, aggiustare di sale e pepe e cuocere per 15' a recipiente coperto.
Aggiungere il riso e il brodo rimasto (2 cups - circa 500ml), cuocere per 16'.

Posizionare di nuovo l'interruttore sulla funzione WARM, mantecare con il Parmigiano e poco burro e lasciare riposare un paio di minuti.
Servire su una foglia di verza precedentemente scottata in acqua bollente salata.

NOTA: Ovviamente il risotto può essere preparato con una cottura classica in casseruola, aumentando di conseguenza la quantità di brodo da utilizzare.

Ed ecco, in una foto che non rende giustizia al piatto,  il risultato finale.



Bene cari amici, per oggi è tutto, vi ricordo di tenere d'occhio la pagina Facebook ufficiale del concorso, QUI, per votare la mia ricetta!

Alla prossima!



mercoledì 3 luglio 2013

A Tavola con il Nobile Food Blogger Contest - Le Chat Gourmand in azione!

Cari amici eccoci.
E' giunto il momento di svelare il segreto; vi avevo detto che avevo in mente qualcosa di importante e adesso che i campioni di vino sono arrivati... il dado è tratto!

Le Chat Gourmand ha l'onore di partecipare alla prima edizione di "A Tavola con il Nobile - Food Blogger Contest" organizzato dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano.

In cosa consiste?
Si tratta di realizzare un menù di tre portate cercando l'abbinamento ideale con ciascuno dei 3 vini del consorzio ovvero:

  • - Il Rosso di Montepulciano
  • - Il Vino Nobile di Montepulciano
  • - Il Vinsanto di Montepulciano
Le ricette pubblicate sul blog e partecipanti al concorso appariranno sulla pagina Facebook ufficiale del contest "A Tavola con il Nobile".

Ed è qui che entrate in gioco Voi cari amici, seguendo gli aggiornamenti del mio blog e della pagina FB del concorso e... votando le mie ricette!
Sarete tutti parte di una grande giuria popolare che contribuirà a stabilire il vincitore del concorso attribuendo  i "LIKE" alle ricette che vi piacciono di più!

Ovviamente alla giuria popolare si affiancherà una giuria di esperti che valuterà la qualità delle ricette proposte e soprattutto degli abbinamenti con i vini.

Pronti...? Cuochi... VIA!






giovedì 20 giugno 2013

Le Chat Gourmand in trasferta a Rimini Wellness: Shirataki di Konjac saltati con verdure

Bentornati amici,
riprendo in mano le redini del blog e oggi ho deciso di raccontarvi la prima uscita vacanziera dell'anno (eh sì, siamo felini viaggiatori noi), e i suoi inaspettati risvolti gastronomici.

Il periodo: metà maggio
La meta: Rimini.
Non certo per una settimana di relax in spiaggia bensì per partecipare alla Convention Rimini Wellness.
L'idea tanto per cambiare è stata della mamma, l'ha messa sul piano della "formazione e lavoro", ma a me non la racconta giusta.

Comunque... noi felini ce la siamo spassata in hotel, tra balconcino vista mare e cuccia a due piazze.
La mamma invece si è buttata a capofitto nel mondo del fitness sperimentando di tutto di più.

Zumba, Macumba, Bokwa, Military Fitness, Step Hip Hop e chi più ne ha più ne metta; non si è fatta mancare niente, nemmeno il pilates e lo yoga a testa in giù.

...bah... roba da dilettanti. Cosa non si inventano questi stupidi umani, e pensare che la mamma avrebbe a disposizione tutti i giorni ben due professionisti del settore! Lo stretching, il risveglio muscolare e le tecniche di meditazione le abbiamo inventate noi felini! Sapevatelo!
Nessuno può vantare un fisico così agile scattante e flessuoso in barba a qualsiasi dieta!

E a proposito di dieta ecco cosa ha scoperto la mamma gironzolando tra gli stand di Rimini Welleness...

Miracle Noodles ovvero...

"Shirataki di Konjac" (in giapponese白滝

Cosa sono?
Quando la mamma li ha assaggiati allo stand mentre ascoltava la spiegazione sulle caratteristiche nutrizionali non ci voleva credere e pensava di essere su scherzi a parte...
Fettuccine e spaghetti di consistenza molto simile ai noodles di soia ma... con ZERO carboidrati netti e sole 5 Kcal per 100g e con un alto potere saziante.
Praticamente il sogno ad occhi aperti di chiunque stia seguendo una dieta o semplicemente cerchi di ridurre un po' l'apporto giornaliero di carboidrati.

Ma come è possibile questa meraviglia?
Shirataki è un tipo di "pasta" tradizionale giapponese ricavata dalla radice di konjac; è composta per il 97% di acqua e per il 3% di glucomannano, fibra idrosolubile che dà questa sensazione di sazietà.
Cioè a dire, sostituire un pasto al giorno (per esempio il classico piatto di pasta a prazo) con una porzione di Shirataki Noodles significa automaticamente aumentare l'apporto di fibre naturali e diminuire l'apporto calorico.

Come si preparano?
Sono rapidissimi, si vendono in confezioni monoporzione, è sufficiente scolarli dal liquido di conservazione (non fatevi spaventare dalla puzza di mercato del pesce che emana il liquido), sciacquarli per 2' sotto acqua fredda corrente, bollirli per 1' in acqua salata, scolarli di nuovo e saltarli in padella con il condimento.

Ma di cosa sanno?
Di niente. Assolutamente insapori, per cui assumono il sapore del condimento che li accompagna.
Si adattano bene a tutte le ricette di sapore orientale che prevedono l'utilizzo di spaghetti di soia, ma possono diventare tranquillamente protagonisti di una carbonara "alternativa".

La mamma da quando siamo tornati da Rimini si è sbizzarrita in diversi abbinamenti, ve ne propongo uno dei più azzeccati.

"Shirataki Noodles saltati con verdure"

Tipo di Portata: Primo Piatto
Tempo di Preparazione: 15'
Tempo di Cottura: 5'

INGREDIENTI (Per 1 persona):

- 1 porzione di fettuccine o spaghetti Shirataki
- 1 cipollotto
- 1 carota piccola
- 1 zucchina piccola
- 1 cucchiaio di olio EVO
- salsa di soia scura q.b.
- sale

PREPARAZIONE:

Pulite i cipollotti, la carota, la zucchina, lavateli e asciugateli; tagliate la carota e la zucchina a bastoncini sottilissimi, affettate il cipollotto.
Scolate e sciacquate gli shirataki noodles sotto acqua fredda corrente. 
Mettete sul fuoco una pentola con acqua e portate a ebollizione.
Appena l'acqua bolle salatela, e iniziate a scaldare l'olio in un wok (va bene anche una padella inaderente).
Quando l'olio sarà caldo aggiungete le verdure, contemporaneamente bollite i noodles per 1' nell'acqua precedentemente salata.
Aggiungere i noodles BEN SCOLATI alle verdure nel wok, saltare per pochi minuti mescolando con 2 forchette (le verdure devono rimanere croccanti).
Spruzzare con qualche goccia di salsa di soia e servire.

...e guardate che spettacolo.
Sembra o non sembra un "vero" piatto di pasta? Buonappetito!














mercoledì 19 giugno 2013

Metti una sera a Brera: le Chat Gourmand lascia la parola alla mamma!

Bentornati cari amici,

L'estate è finalmente arrivata, il Kitty's Lounge Bar con i suoi morbidosissimi cuscini è definitivamente operativo sul terrazzo di casa e di notte è una meraviglia dormire ai piedi della cuccia dei miei amici umani con l'arietta fresca che entra dalla finestra aperta.

Ebbene sì oggi ho deciso di godermi più del solito le gioie della "felinitudine" e di lasciare la parola o meglio la tastiera alla mia mamma a 2 zampe, che vi darà una buona idea per trascorrere una serata piacevole in uno dei quartieri più "in" di Milano.

Have a purrrr...fect time. E mettetevi comodi...

Grazie Merlino...

Bene, eccomi a raccontarvi in mostruoso ritardo una piacevolissima serata trascorsa in uno dei quartieri più caratteristici di Milano, il quartiere Brera. 
E' il quartiere degli artisti.
Qui l'atmosfera è bohémienne e siamo lontani dalla frenesia, dalla fretta, dalla puntualità maniacale della Milano che lavora e che corre.
Qui ci si lascia un po' andare, ci si attarda per un aperitivo o sia va alla scoperta del lusso discreto di una bottega, oppure ancora si gioca col destino facendosi leggere la mano dalla cartomante.

Il pretesto per questa serata da turista nella città in cui ho studiato per 9 anni e lavorato per 10 è stato un evento organizzato dalla giornalista e scrittrice Federica Brunini, mia compagna di scuola alle elementari nonché figlia della mia mitica maestra!


"AperiLibro con La Matematica delle Bionde". 
Il romanzo è una commedia leggera ma ricca di spunti di riflessione e perle di saggezza femminile; un ritratto leggero ma arguto di una generazione di donne in bilico tra essere sè stesse e approssimarsi ad un'icona; una lezione di stile ma soprattutto di amor proprio per prendere ogni giorno la vita con un tocco di "bionditudine" e un bicchiere di champagne.

Al ristorante Carminio quindi innanzitutto una piacevolissima serata di chiacchiere che si è conclusa con una frizzante bollicina, avremmo potuto fermarci a cena ma abbiamo preferito fare una passeggiata approfittando finalmente di una delle prime vere sere d'estate.

Gironzolando qua e là per il quartiere ci si rende subito conto che a Brera di sicuro non muori di fame, ma se cadi nel posto sbagliato rischi di trovarti nel classico specchietto per allodole-turisti.
Un rapido sopralluogo e l'occhio allenato da "Chat Gourmand" si sofferma su un ampio dehors, le tovaglie a quadretti e soprattutto la scritta "Birre Artigianali".

Ci troviamo alla Taverna del Borgo Antico, in via Madonnina 27.
L'ambiente è accogliente, all'interno caratteristico con travi e mattoni a vista, e all'esterno il più ampio dehors di tutta Brera.
Il menù prevede una ricca scelta di piatti tipici della cucina meneghina come il "Risòtt Giald" oppure l'"Oss büs", ma anche sfizi, paste fresche, brace e pizze.
Di tutto rispetto la carta vini e... la lista delle birre artigianali in bottiglia, italiane ed estere.
Volendo fare sì girare l'economia ma tenendo ben presente il mio spirito Routard, mi oriento sulla classica pizza e birra alla spina, ordinando una dignitosa Poretti 4 Luppoli e una Romana. 
Perchè una Romana? Solitamente il mio benchmark per la pizza è la Napoletana, che la pizzeria quadratica media farcisce con pomodoro, mozzarella, acciughe, capperi. Ma dato che qui la fanno senza mozzarella (amici napoletani illuminatemi, cosa dice la tradizione?), ho dovuto trovare un'alternativa.
Il servizio è rapido e cortese. 


La pizza già dal primo assaggio balza ai primi posti della classifica personale di Le Chat Gourmand, sui livelli della Montegrigna by Tric Trac (Legnano) o della Piccola Amalfi (Castellanza).
Impasto fragrante con un bel cornicione ben alveolato, farcitura abbondante e di ottima qualità, cottura nel forno a legna perfetta.
In conclusione, questo posto ci è piaciuto molto. Unica nota dolente ahimè il conto; non tanto per il prezzo di pizza e birra media, che potrebbe anche essere adeguato tenendo conto della qualità e della location, ma per i costi "accessori".
Se 2,50€ per un ottimo caffè espresso possono essere perdonati, i 3€ di coperto sono a mio parere fuori luogo, oltre che fuori moda. 

Bene amici, ringrazio "Chef Merlino" per avermi lasciato uno spazio nel suo blog e... alla prossima!