giovedì 21 maggio 2015

Le Chat Gourmand a Expo 2015 - Prime Impressioni

Piove piove...
...la gatta non si muove...
...
...
...e il gatto?
...il gatto ghiottone che fa?

Ovvio.
Sceglie la giornata più piovosa della settimana per fare un primo sopralluogo a Expo 2015!

"Merlino... raccontala giusta, lo sai che le bugie hanno le zampe corte!"

Maaaooo!
Ma non è colpa mia se i felini non sono ammessi all'interno di Expo!
Dovrei forse travestirmi da cane guida?
Mon Dieu! ...sarebbe oltremodo imbarazzante. Con tutto il rispetto.
Per fortuna ho la mia inviata speciale, di cui mi fido ciecamente, vero mamma? Vero che ci racconti tutto?

"Certo Merlino.
Ebbene sì è proprio il caso di dire che Le Chat Gourmand ha ricevuto il battesimo di Expo, vista l'abbondante pioggia.
L'occasione?
Incontrare di nuovo gli amici del Consorzio Tutela Grappa Trentina in visita a Expo in comitiva e farsi una prima veloce impressione, che di solito è quella che conta.

Io ve lo dico: Expo 2015 è una figata pazzesca.
Poi vedete voi.

Tant'è che appena uscita sono ripassata alla biglietteria per acquistare il Season Pass che mi permetterà 1 ingresso al giorno da qui al 31 Ottobre, e avrò tutto il tempo necessario per vivere l'evento a 360°.

"Nutrire il Pianeta - Energia per la vita"


Un'occasione unica per conoscere e capire come il mondo e in particolare i Paesi più lontani dal nostro concetto di "alimentazione" ed "energia" hanno sviluppato il tema dell'esposizione.
E l'idea, ambiziosa, è di organizzare le mie visite per aree tematiche e raccontarvi tutto qui, con storie, foto, video, consigli e ovviamente qualche ricetta.

Mettiamo subito in chiaro una cosa.

Expo NON E' la Fiera dell'Artigianato nè il Salone del Gusto nè qualsivoglia altra "fiera" a carattere mangereccio.
Se siete quindi alla ricerca di degustazioni gratuite di vino, birra o quant'altro e sperate di mangiare a ufo trastullandovi da un padiglione all'altro... beh state a casa.
Risparmiate i soldi del biglietto e del trasporto, liberate un posto nelle file e risparmiate al resto del mondo i commenti sui social tipo "eh ma a Expo se vuoi mangiare si paga tutto".
Davvero, siamo solo a 20 giorni dall'apertura ma mi escono già dalle orecchie.

5 Consigli "Tanto per non sbagliare"

1. Trasporti: treno e metropolitana tutta la vita. Il parcheggio va prenotato e costa quasi come il biglietto di ingresso.

2. Ingresso: Sarà banale ma... se volete entrare per le 10:00, vedete di arrivare ai cancelli una mezz'ora prima; non sarete in pole position ma nemmeno troppo dietro. I controlli sono come quelli in aeroporto, se arrivate ai cancelli alle 10:00 ne varcherete la soglia se tutto va bene 1 ora e mezza dopo...
L'alternativa è di presentarsi ai cancelli direttamente a mezzogiorno.

3. Code: Resistete alla tentazione di fiondarvi subito a visitare Palazzo Italia. Se alle 11:00 di un anonimo mercoledì di pioggia la fila è un serpentone improponibile e il tempo di attesa è stimato in 1h 30' non oso immaginare cosa sia nei week-end.
Andate a visitare qualcos'altro e ripresentatevi un paio d'ore dopo, alle 13:00 ve la caverete in una ventina di minuti. D'accordo vi giocate la canonica "pausa pranzo", ma dato che l'ultima cosa che vi possa capitare a Expo 2015 è morire di fame, direi che questo è un NON problema.

4. Overload: Il sito di Expo è immenso; se non ci siete ancora stati non ne avete idea. A occhio in una giornata-tipo riuscirete a vedere e apprezzare meno del 10% di quello che offre. 
Fatevene una ragione. Un giorno non basta. Ma neanche due.
E questo ci porta direttamente all'ultimo punto.

5. Season Pass: per chi abita a Milano o meglio ancora come me sull'asse del Sempione è un must have.
E' una card nominale che consente 1 ingresso al giorno dal giorno dell'attivazione fino al 31 Ottobre, e varco dedicato all'ingresso.
Costa 115€ MA se siete in visita a Expo con un biglietto giornaliero e all'uscita vi presentate IL GIORNO STESSO ad una qualsiasi delle biglietterie, lo acquisterete a prezzo scontato (90€).
Che facendo due conti, con il biglietto a data fissa a 34€, si ammortizza in altri 3 ingressi.

Bene, per il momento è tutto.
Vi lascio con l'immagine simbolo dell'Albero della Vita e vi do appuntamento alla prossima puntata, data da destinarsi ma itinerario ben definito e dedicato al Padiglione Zero, Lake Arena e Biodiversity Park.

Stay Tuned!"





venerdì 15 maggio 2015

Grappa Trentina Food Blogger Contest: "Schweinelende Apfelstrudel" con salsa di mele alla grappa e crema di patate al pino mugo

Buongiorno amici,
Eccomi di nuovo a parlarvi di Trentino e... di grappa!

Nella puntata precedente vi avevo lasciato la suspence, ma ora è il momento di svelare tutto.

Sì perchè grazie all'Istituto Tutela Grappa Trentina che ha organizzato il Master di Canederlo, la mamma è tornata a casa con un paio di bottiglie di Grappa e con l'impegno di utilizzarle per realizzare una ricetta e partecipare alla sfida tra le blogger partecipanti alla lezione con lo Chef.
Allo staff di Grappa Trentina e allo Chef stellato Walter Miori il compito di stabilire la ricetta vincitrice che si aggiudicherà un soggiorno per 2 persone in Trentino.

Poteva mai Le Chat Gourmand dire di no?

Pronti via, stamattina sono andat... ehm ho mandato la mamma a fare la spesa alla fattoria L'Agricola e mi sono messo all'opera.

Penso al Trentino e vedo subito la montagna e tutti i suoi sapori tipici... le mele... lo strudel di mele... il latte... il burro... il pino mugo...
...ed ecco l'idea: uno "strudel" di mele che utilizza la lonza di maiale (Schweinelende) sottilissima al posto della "sfoglia", accompagnato da una salsa di mele alla grappa e da una crema di patate aromatizzata al pino mugo.

Questa è la mia immagine culinaria per rappresentare il Trentino, spero vi piaccia e... che vinca la migliore!

"Schweinelende Apfelstrudel" con salsa di mele alla grappa e crema di patate al pino mugo



Tipo di Portata: Secondo Piatto
Tempo di preparazione: 1 ora
Tempo di cottura: 45' per le patate - 10'-15' per gli strudel

INGREDIENTI (per 2 "strudel" - 4 porzioni):

- 2 fette di lonza di maiale spesse circa 4 cm (circa 200g ciascuna)
- 40 g burro per rosolare
- sale, pepe q.b.

*** Per il ripieno ***
- 1 mela Renetta (200g)
- 1 cucchiaio di Grappa Stravecchia "Le Diciotto Lune" - Marzadro
- 1 cucchiaio di succo di limone
- 10 g pinoli
- 10 g uvetta sultanina
- 50 g pan grattato
- 30 g burro per tostare il pane + 10g da sciogliere e spennellare sulla carne

*** Per la salsa di mele alla grappa ***
- 1 mela Renetta (200g)
- 200 ml Grappa di Nosiola - Francesco Poli Santa Massenza
- 1/4 di cucchiaino di zucchero di canna

*** Per la crema di patate al pino mugo ***
- 400 g patate
- 200 ml latte
- 40 g Burro al Pino Mugo (volete sapere come si prepara? Ne avevamo parlato un anno fa in questo post!)
- sale q.b.

PREPARAZIONE:




Prepariamo il ripieno.
Sbucciate la mela, tagliatela a dadini e mettetela a marinare insieme all'uvetta col succo di limone e la grappa, mescolando di tanto in tanto.
Nel frattempo in una padella inaderente fate sciogliere 30g di burro e quando sfrigola tostatevi il pangrattato mescolando con un cucchiaio di legno per evitare che si bruci; lasciare dorare per qualche minuto poi spegnere il fuoco e lasciare intiepidire. 

Passiamo ora alla "sfoglia" dello strudel.
Aprite a portafoglio la fetta di lonza e battetela tra 2 fogli di carta (che avrete avuto la lungimiranza di chiedere in omaggio al vostro macellaio di fiducia... vero?).
Dovrete ottenere una fetta di carne quasi rettangolare e sottilissima.
Spennellate la carne con il burro fuso e cospargete con il pangrattato tostato.
Sgocciolate la frutta dalla marinata, strizzatela bene e aggiungete i pinoli.
Mettete un pugno di ripieno ad una delle estremità della fetta di carne ed iniziate ad arrotolare dal lato corto, aggiungendo ad ogni "giro" poco ripieno fino ad ottenere un rollè che fisserete con degli stuzzicadenti per evitare la fuoriuscita del ripieno in cottura.
...Stuzzicadenti che ça va sans dire andranno rimossi a fine cottura...

Avviamo la preparazione della crema di patate mettendo a bollire le patate con la buccia in acqua salata per circa 40'-45'.

Scaldiamo poi il forno a 180°, e nel frattempo prepariamo la salsa di mele alla grappa.
In un pentolino di acciaio mettete 200 ml di grappa e la mela sbucciata e tagliata a pezzi grossolani, fate cuocere coperto e a fuoco basso finchè i pezzi di mela siano quasi sfatti.
Quando la mela è cotta, togliete il coperchio, alzate un po' la fiamma e fate ridurre quel tanto che basta per far evaporare l'alcool. Aggiungete 1/4 di cucchiaino di zucchero di canna e riducete il tutto ad una crema, usando il minipimer.
Se la salsa risultasse ancora troppo liquida, fatela cuocere ancora un po' a fiamma bassa fino a raggiungere la consistenza desiderata.

In una padella inaderente rosolare lo "strudel di maiale" con 20 g di burro, meglio se chiarificato, sfumando ancora con 1 cucchiaio di grappa. Salare, pepare e trasferire la carne e il fondo di cottura in una pirofila.
L'ideale a questo punto per non asciugare troppo la carne in cottura sarebbe il forno combinato a vapore; per chi come me ha un normalissimo forno statico a gas si può ovviare al problema mettendo nel forno un pentolino con un po' d'acqua per creare umidità e cuocere lo "strudel" coperto da stagnola.
Il tempo di cottura in forno è comunque molto breve, dai 10' ai 15' (una cottura alternativa da provare potrebbe essere anche quella al microonde).

Prepariamo a questo punto la crema di patate.
Sbucciate le patate, e passatele nello schiacciapatate; in un pentolino inaderente a fuoco basso aggiungere alle patate schiacciate il burro al pino mugo a pezzetti e a poco a poco il latte bollente, mescolando fino ad ottenere una crema liscia morbida ed omogenea.

Servite lo strudel a fette con la salsa di mele e accompagnate dalla crema di patate al pino mugo.
L'armonia dei sapori vi sorprenderà.

Le Chat Gourmand ha abbinato questa ricetta ad un "URBAN" Lagrein DOC 2004 - Cantine Tramin


















giovedì 14 maggio 2015

Le Chat Gourmand al Master del Canederlo e Strozzaprete Trentino

Miao a tutti amici felini e non... come state?
Siete pronti per un viaggio virtuale in quel di Trento?
Avrete già capito che oggi lascio la parola alla mia mamma a 2 zampe, che ci racconterà la sua esperienza in Trentino, ospite dell'Istituto Tutela Grappa Trentina, per una due giorni dedicata alla degustazione di acquavite, al Master del Canederlo e dello Strozzaprete Trentino in abbinamento al Trentodoc, senza trascurare una parentesi culturale al Trento Film Festival.
Mettetevi comodi e lasciatevi trasportare, mentre io vado in cucina a mettere le zampe sugli ingredienti della mia prossima ricetta, che parteciperà ad un contest... ma volete un'anteprima sul tema? 
"Shht Merlino!"
Va bene mamma... vi lascio un po' di suspence...

"Grazie Merlino, 
tu vai pure in cucina ma mi raccomando non spazzolarti tutti gli ingredienti e soprattutto prima pulisciti quelle zampacce...

Quando Alessandro del Consorzio del Nobile di Montepulciano mi ha contattata per propormi di partecipare al Master del Canederlo non ci ho pensato due volte: non ero mai stata a Trento ed era un'occasione imperdibile per conoscere o rivedere altre blogger con la stessa mia passione per la buona tavola.

Al primo impatto Trento è subito un incanto: il centro storico una bomboniera graziosa in cui tutto è a misura d'uomo, e dove la tranquillità e la pulizia regnano sovrane sotto l'occhio vigile del Castello del Buonconsiglio.

Prima tappa del nostro viaggio gastronomico è manco a dirlo la visita ad una distilleria, la distilleria Marzadro".


Distilleria Marzadro - Un alambicco
E' una delle 24 distillerie socie del consorzio, che rappresentano la quasi totalità della produzione Trentina e che aderiscono ad un disciplinare molto rigoroso in termini di qualità della materia prima e rispetto dei tempi di lavorazione, tant'è che le vinacce dopo la vendemmia devono essere lavorate in tempi brevi, entro Natale la distilleria deve essere chiusa e sottoposta a sigillo.
La visita, prima della degustazione finale ci svela tutte le fasi della lavorazione, in primis le alchimie della distillazione, 100 giorni da Settembre a Dicembre in cui gli alambicchi lavorano senza sosta su quintali di vinacce fresche di vendemmia, il tutto secondo il sistema "a bagnomaria" con alambicco discontinuo tipico della tradizione trentina."

Miaaaaaoooo mamma ma non raccontare tutto subito...

"Hai ragione Merlino, lasciamo un po' di suspence... ho imparato tutti i segreti della distillazione ma ve ne parlerò ampiamente in un post dedicato... e magari chissà ci sarà anche una ricetta...

La prima giornata si conclude al cinema, per il Trento Film Festival, la più importante rassegna cinematografica italiana dedicata alla montagna.
Assisitiamo alla proiezione del cortometraggio "SECRET KYRGYZSTAN", che in soli emozionanti 9'  racconta la spedizione in terre lontane di due giovanissimi alpinisti dei "Ragni di Lecco", ma il clou della serata è il lungometraggio "GRIMPEURS", quasi un documentario che nelle parole di chi c'era ed è sopravvissuto racconta una delle pagine più drammatiche della storia dell'alpinismo, la spedizione del '61 sulla parete sud del Pilone Centrale del Monte Bianco.
Da non perdere per gli appassionati del genere, che potranno assistere ad una selezione di proiezioni alla VI edizione del Trento Film Festival a Milano, allo spazio Oberdan, dal 18 al 24 Maggio.

...ma il Master del Canederlo
Ci siamo, la mattina dopo di buon'ora appuntamento a Palazzo Roccabruna, cinquecentesca sede dell'Enoteca provinciale del Trentino, istituita dalla Camera di Commercio di Trento. 
Il palazzo ospita una enoteca storica con una collezione di oltre 600 bottiglie, alcune rarissime, che raccontano la storia della vitivinicoltura provinciale a partire dagli anni Quaranta del Novecento.


Palazzo Roccabruna - L'enoteca storica



Ci trasferiamo nell'ex scuderia, che adesso ospita una cucina professionale. Qui ci attende lo chef stellato Walter Miori, che con la sua simpatia e professionalità ci guiderà nella preparazione dei canederli, degli strozzapreti... e non solo.


Chef Walter Miori e la brigata del Master del Canederlo - Foto di Roberta Castrichella (Robysushi)
La brigata di cucina è ben assortita e piena di buona volontà, ma diciamo la verità, il grosso del lavoro l'ha fatto lo Chef, con noi intente ad ascoltare, osservare, assorbire le emozioni e la passione per la cucina del territorio che Chef Miori ci trasmette, assaggiare, carpire i segreti e le tecniche, tastare le consistenze degli impasti e ovviamente fotografare tutte le fasi della preparazione!



Alla fine ci troviamo seduti a tavola dopo aver preparato un menù completo dall'antipasto al dessert, il tutto sapientemente abbinato ad una selezione di bollicine Trentodoc.

Ed ecco il risultato finale! 
Per il momento vi lascio solo le fotografie, ma vi do appuntamento ad un prossimo post, in cui vi svelerò tutte le ricette!

Il menù del Master del Canederlo

- Tortel de Patate con Mortandela della Val di Non, Speck, Lucanica Trentina e formaggi di malga
Vino in abbinamento: Trentodoc Pisoni Brut Classico Millesimato 2010 - 100% Chardonnay



- Canederli in brodo
Vino in abbinamento: Trentodoc Dorigati Methius Brut Riserva - 60% Chardonnay, 40% Pinot Nero



- Strozzapreti Trentini al burro e salvia 
Vino in abbinamento: Trentodoc Dorigati Methius Brut Riserva - 60% Chardonnay, 40% Pinot Nero



- Mousse alla grappa con crumble di Torta di Fregoloti